La poesia goliardica
Nella vita senza timore
affitti tu il culo ad ore.
Cosa vuoi che ti dica
se lo voglio dentro in fica.
Oh mio caro Marcolino
che ti vanti del tuo cazzo
io ti fò un gran pompino
così tu non mi fai il mazzo.
Oh mia cara Simonina
nella figa tua piccina
riporrò senza ritegno
il mio cazzo ormai di legno.
Dimostrerò una volta ancora
che il passato tuo fu da suora
ed ora è tempo di gran cose
assaggiate in mille pose.
Il tuo culo che io voglio
è del cazzo mio l'orgoglio.
Mi ricordo in tempi lontani
defloravo tanti ani.
Or che son diventato vecchio
l'unico ano è il mio allo specchio.
Con piacere mia Rossana
dal capezzolo tornito
io ti alzo la sottana
ed in culo infilo il dito
cosicchè mai non si perda
in un mero effluvio strano
quell'odore di gran merda
fuoriescendo dal tuo ano.
Dolcemente con rispetto
io ti scopo dentro al letto
e se col passare degli anni
cresceranno poi gli affanni
per godere senza inganni
ti isserò all'attaccapanni.
Sento già scorrer nel pene
litri dell'impavido mio seme
che senza cercar profitto
gettasi in culo a capo fitto.
E' col cazzo mio tremendo
senza tema di sbagliare
che la vagina io ti prendo
nonostante il mestruare.
Del colore del tuo sangue
io mi tingo volentieri
mentre la tua figa langue
tormentata già da ieri.
Il pitone presto esco
per chiavarti se ci riesco
Le tue cosce sono schiuse
e se non emergon scuse
deflorarti potrò presto
con un movimento lesto.
Tosto vaga il mio pensiero
intorno al tuo buco nero.
Ma smorzato è il mio ardire
da quell'urlo che fai sentire:
è il muscolo tuo perfetto
che si spacca dentro il retto.
Questa enorme galleria
mi ricorda, sai, Maria
quel pertugio nel tuo ventre
dentro cui l'eco si sente.
Nel tuo foro ho trovato
più di un camion posteggiato:
or ti metto nel sifone
il mio pene ed un coglione.
La mia notte è tormentata
perchè seguito a pensare
alla tua figa slabbrata
che non posso più leccare.
Se l'orgasmo non sovviene
correremo il rischio insieme.
Io Viagra tu vaselina
ed un uovo alla mattina.
Se hai l'orgasmo sempre in canna
presto a me ricorri amore
che il mio ano non ti inganna
e ti intrattiene per due ore.